giovedì 29 settembre 2011

Interviste coi Cebo: Il Capitano

Abbiamo raggiunto ilCapitano che, fra un impegno ed un allenamento, ci ha concesso un po' del suo tempo per parlare di Cebo e della prossima stagione.
I: Capitano, intanto grazie per questa disponibilità. Per noi è importante creare il legame fra i nostri lettori, che sono i vostri tifosi, e i loro beniamini. Veniamo a noi, si apre una stagione importante, qualcuno l’ha definita una rinascita. Ma dopo tanti anni di esperienza, più che di rinascita non è più corretto parlare di risuscitazione? Molti due anni fa vi davano per morti ma voi, moderni Lazzaro, ora siete qua.
C: Innanzitutto, non posso che ringraziare per il tempo che mi è stato concesso. E’ fondamentale ricordare che uno degli elementi che ha sempre contraddistinto i “Cebo” è il grande carattere dei suoi giocatori che fanno di questa squadra un avversario difficile da incontrare per chiunque… mi piace poter dire, se mi è concesso il paragone,  che i “Cebo” sono un po’ come l’Araba Fenice… noi siamo ancora qua! 
I: Quali sono gli obiettivi? La squadra ha un impianto di gioco noto ma sono comunque due anni che siete fermi. E non credo possiate permettervi una stagione di transizione, questo è un anno “tutto o niente”.
C: Sono d’accordo! Non siamo una new entry, gli obiettivi sono gli stessi di sempre. E’ nel DNA dei “Cebo” giocare per vincere, sempre. Certo, due anni di inattività non sono pochi, ma abbiamo giocato così tanto tempo insieme che i meccanismi difensivi, grande forza della squadra, sono solo un po’ arrugginiti ma ancora funzionali, mentre l’attacco potrà contare nuovamente sul bomber Castagnoli e sul nuovo acquisto Vinabal.
I: Come ha ritrovato i suoi ragazzi?
C: Siamo ancora al “calcio di agosto”, dove si parla tanto. Le gambe di molti sono ancora imballate dalla lunga inattività e dai carichi di lavoro importanti, ma lo spirito è quello buono, così come la voglia di tornare ad essere squadra. Ho visto molto bene Grassilli, Bassi, Castagnoli, Vinabal e, nonostante il lungo infortunio, Montuschi, i quali, per la loro conformazione fisica, entrano in forma velocemente. Per gli altri, la stagione è ancora lunga, il fiato e le gambe arriveranno. Mi aspetto una grandissima stagione da Renna, al quale la società ha lasciato qualche giorno in più di vacanza dopo gli impegni estivi, ma che quest’oggi è chiamato alla sua prima amichevole pre – campionato. 
I: Quali sono i suoi obiettivi personali per questa stagione?
C: Mettere a disposizione della squadra carattere, esperienza e testa. Dare un contributo importante nell’arco della stagione. Per fare questo, c’è bisogno di ritrovare una forma fisica accettabile. Ho iniziato quindi una preparazione specifica fatta di sacrifici e privazioni, che spero mi porterà molto presto a raccogliere i benefici desiderati sul campo di gioco.
I: Lei è a diretto contatto con la proprietà. Tutto quello che abbiamo detto finora non avrebbe senso senza un portiere. Come vanno le trattative. Avete rassicurazioni in merito?
C: Ci sono molti nomi in lista. La proprietà ha promesso un portiere all’altezza dei precedenti. Guardiamo con molto ottimismo al campionato che sta per iniziare.
I: Come risponde a chi vi giudica vistosamente fuori forma, la limite dell’imbarazzo?
C: Vi aspetto dopo la prima di campionato!!!! 
I: Grazie ancora per la disponibilità, ha un saluto da fare ai tifosi?
C: Seguiteci, non vi deluderemo…
Questa era l’intervista al Capitano, come vedete ci aspetta una stagione dai ritmi elevati, senza pause, concentrati verso obiettivi ambiziosi, come ci compete.

venerdì 23 settembre 2011

Intervista post partita

Ragazzi, dopo la partita di ieri ho rilasciato un’intervista per il blog. Da adesso in avanti ogni tanto vi arriveranno delle interviste anche a voi cui rispondere e che poi saranno pubblicate.
Allora Bertaccini, come ha ritrovato la squadra?
“direi che il gruppo è ottimo, c’è voglia di fare bene e di ritagliarsi delle soddisfazioni, aspettiamo che si chiuda la campagna acquisti per vedere quale sarà l’assetto definitivo ma direi che ci siamo”
Cosa risponde a chi titola CeBOLLITI?
“Mah, ho visto alcuni giocatori già in forma ed altri non ancora al top. Però non siamo una neo promossa che punta a far punti per la salvezza ad inizio campionato. Abbiamo in mente una stagione lunga e ci sarà tempo”
Ieri si è sentita l’assenza di Nicolino, un giocatore importante
“Non vorrei parlare dei singoli. Sicuramente Nicolino è un giocatore importante e spero possa reintegrarsi velocemente in rosa”
Ieri sera tanti goal presi, un problema.
“Guardi, giocavamo contro noi stessi, potrei anche dire che sono stati tanti goal fatti. Mancava un portiere, voglio ricordarlo, questo influenza.”
 Un commento sul Capitano che invecchia?
“Il Capitano è il nostro faro, è l’esempio da seguire. In effetti, per seguire l’esempio, in quattro abbiamo preso peso nell’ultimo periodo. E’ un grande giocatore e ci guiderà ad una grande stagione”
Quale sarà la sorpresa della stagione?
“Mah, credo che i giocatori da tenere in considerazione siano più d’uno ma io mi aspetto una grande stagione da Filo. Adesso che ha risolto le grane contrattuali con la dirigenza credo che abbia la giusta serenità, mi aspetto molto gioco parta dai suoi piedi”.
E I Cebollitas che traguardi si pongono.
“Guardi, vincere meno del triplete lo considererei un fallimento”
Parole aggressive
“Vaffanculo”

cebo A vs Cebo B

Finalmente si ricomincia a tirare calci al pallone.
Dopo settimane di chiacchiere ieri sera la stagione è ripresa con la classicissima di fine estate: Cebo A vs Cebo B.
La partita è stata divertente ed avvincete, ha lasciato qualche dubbio ma anche certezze importanti.
La prima certezza è che serve un portiere, lo schema rotativo non funziona, così come la difesa a due alla Gasperini del calcetto; altra certezza è che non siamo ancora al cento per cento atleticamente ma questo non è un problema, la stagione è lunga.
Ma veniamo ai singoli.
Guido è apparso il più avanti da un punto di vista fisico e il più lucido con la palla fra i piedi. Autore di goal di buona fattura si candida per un ruolo di rilievo. Si è distinto anche fra i pali ed ha superato brillantemente la prova “centra Tramo”. Speranza
Eugenio, anche lui in forma splendida, frutto di allenamenti dichiarati nel pre partita. Solito giocatore di sostanza si vede che non tocca il pallone da qualche tempo. Speriamo alla fine si aggreghi. Desiderio
Alberto, detto l’argentino, è il solito tanguero, balla in punta di piedi sulla palla salvo poi accelerare e far partire bolidi da ogni lato. Promosso come sempre. Fenomeno
Rava, è l’unico giocatore che, superati i trent’anni, può permettersi di ingrassare sei chili e guadagnarne in potenza anziché perderne in generale. Potente e determinato come sempre, ti vien da dire “si può fareeeeee”. Inossidabile
Filo, le nuove scarpe ad alta visibilità distraggono gli avversari e lui ne giova. E’ un po’ da mettere in forma ma non è questo il momento della stagione in cui deve essere al cento per cento. I piedi ci sono e anche la voglia di grandi giocate. Promette spettacolo e gli abbonamenti allo stadio aumentano. Talentopuro
Marco, dopo solo due anni dall’infortunio rientra in campo con il solito ordine ma con ritrovato coraggio. Si muove con la voglia famelica di uno a dieta in pasticceria. Il tutore lo rende bionico e lui si gestisce bene. Uomodaunmilionedidollari
Gemi. Sfrutta un oggettivo vantaggio cromatico dando luce ad una prova di grande ordine e di grande intesa con “El tanguero”, pericoloso , ordinato, sportivo e simpatico, peccato corra troppo. Mimetico
Tramo, si presenta come Marc Landers dopo il periodo di isolamento dalla Muppet. Barba incolta con qualche accenno di bianco e una nuova stazza fisica di tutto rispetto. E’ l’uomo che ha annullato Sheva, anche se sembra che se lo sia mangiato, quell’uomo.  Comunque, è la solita enciclopedia del calcetto. Una volta sapeva esattamente cosa fare e dove stare, adesso è consapevole di cosa avrebbe dovuto fare e dove avrebbe dovuto essere. Insostituibile.
Io. Ballo rock quando gli altri ballano il liscio e ballo il liscio quando gli altri ballano il rock. Finite le scuse valide comincio anche a dubitare della regolarità del pallone. La partita era finita ma avevo in mente di accusare il surriscaldamento del globo per i miei passaggi sbagliati. Qualche lampo di genio fra molta confusione, il ritorno al calcetto richiede tempo.
Capitano. Ha studiato da punta e si vede, si muove con decisione e con possanza. Manca di lucidità nella metà campo difensiva dove con voce disinvolta chiama cambi al limite del reato penale. Il cuore c’è, il talento pure i goal son sempre venuti. E’ un giocatore da Barca, tichetetachete, mille tocchi al pallone e fiammate improvvise. Vedremo se fra i compagni troverà piedi all’altezza. Fabregas
In generale direi che ci siamo, la forma arriverà e il feeling col pallone pure. Spaventano solo un po’ le amnesie difensive, spesso non ci ricordavamo più come ci si muove e cosa si deve fare. Torneranno anche quelle, in fondo tutti hanno risposto bene alla domanda di tattica, tranne “El Tanguero” che ha risposto “è stato bravo Caniggia”, ma l’abbiamo accettata come valida.
Alla prossima, forza Cebo!!!!!
Immagini dal campo

venerdì 16 settembre 2011

Riunione prestagionale del 15/09/2011

Ieri sera si è tenuta la riunione di coordinamento dei Cebo.
Di seguito alcune importanti news per voi amati lettori.
Il primo dato è che l’umore è alto e lo stato fisico è, come dire, adeguato, diciamo così.
Secondo punto, dobbiamo rendere onore ad un nostro compagno, Tramo, ricordando un evento che risale al passato e che ne inquadra meglio le potenzialità.
Pare che nel 1984/85 una selezione giovanile della dinamo Kiev venne in Italia per una serie di amichevoli. In quell’occasione ci sono buone probabilità che il nostro abbia marcato ed ANNULLATO un certo Shevchenko nella sconfitta per 6 a 1 contro la dinamo.
Siamo probabilmente l’unica squadra di calcetto che annovera fra le proprie fila 3 punte, 2 mezzepunte e almeno 3 quartidifensori. Siamo un po’ sbilanciati.
Non abbiamo ancora un portiere, speriamo che Marco-Zambro-Moggi riesca a reperirne uno nei prossimi giorni. I papabili per ora sono in Irlanda (dove resterà per altro tempo) o hanno abbandonato la scena.
Il 26 c’è la riunione con gli organizzatori del torneo.
Tramo è ottimista sul fatto che possa effettivamente essere presente alle partite.
Il migliore a disegnare dei cerchi è Marco-Zambro-Moggi.
In squadra pare ci saranno almeno due giocatori noti per essere molto veloci, diciamo che non è mai successo, questo potrebbe cambiare alcuni dei nostri assiomi tattici ma ci adatteremo.
Tramo è ottimista sul fatto che possa effettivamente essere presente alle partite.
Durante la riunione (riunione a tre con aggiunta sul finale di Bix e di Tramo) abbiamo consumato tre hamburger con bacon, tre porzioni di patate, tre coca cole, tre birre medie, una ciotolina di patate in busta, una porzione di olive all’ascolana. Alla luce di questo abbiamo deciso che il portiere è meglio se è anche un cardiologo.
Tramo è ottimista sul fatto che possa effettivamente essere presente alle partite.
Fra le citazioni riportate nel precedente post ho colpevolmente dimenticato “No cazzo, giochiamo nel campo dentro, è molto più grande, stasera c’è da correre” del Capitano che motiva i suoi ad una partita fisica.
Tramo è ottimista sul fatto che possa effettivamente essere presente alle partite.
Bene bene, a presto con la stagione.
Ah, forse rifacciamo anche le divise, Marco-Zambro-Moggi a chiesto di non fare tutte XXL, vedremo se accontentarlo.
Tramo è ottimista sul fatto che possa effettivamente essere presente alle partite.
Organizzaremo un'amichevole fra di noi, per poter andare a mangiare qualcosa.
Tramo è ottimista sul fatto che possa effettivamente essere presente alle partite.

lunedì 12 settembre 2011

CAMPAGNA ACQUISTI CEBO 2011

Procede il percorso di avvicinamento all’inizio del campionato. Ormai tutti i componenti della rosa hanno speso parole importanti riguardo a fantastici programmi di preparazione atletica da avviare ma nessuno ha ancora percorso più di un metro di corsa. Anzi, pare che il Capitano abbia fatto uno scatto di tre metri per assicurarsi un budino in mensa e io ammetto di aver fatto un balzo per arrivare a prendere i biscotti su uno scaffale al supermercato. Ma niente di più. Però l’entusiasmo che c’è attorno a questa ripartenza dei Cebo è contagioso e la campagna acquisti è di quelle che fanno riempire pagine e pagine ai giornalisti sportivi. Veniamo un po’ la dettaglio.
Confermo il rientro di Guido per dare sostanza alla squadra. Capace di ricoprire tutti i ruoli con la medesima disinvoltura, uno di quelli con molto fosforo in testa. Un mix fra Aquilani, Pirlo e De Rossi, in pratica tutto il centrocampo della nazionale in un solo uomo. Uno dei grandi colpi è sicuramente Alessandro, grandi doti atletiche unite ad una conoscenza del gioco e una confidenza col pallone di lato livello. Il suo impegno sarà parziale ma saprà fare la differenza. Classico uomo da 20/25 goal a stagione.Altro colpo part-time è Maz, mancino veloce e insidioso conoscitore del calcetto e amante delle belle giocate. Se saprà trovare continuità difensiva sarà sicuramente un fattore. Davanti è genio allo stato puro, vedremo se i Cebo riusciranno a capirlo.Ma il vero colpo dell’estate, il colpo a cui il DS dei Cebo ha lavorato con grande discrezione e determinazione è sicuramente il Faro. Nell’attesa di ricevere news da Muccia e da Eugenio il colpo è lui. Talento puro alla Cassano, facilità di calcio alla Miccoli, forza fisica e conoscenza del calcio. E’ capace di inventare soluzioni in ogni momento, i tifosi già si immaginano la coppia Filo – Faro e hanno coniato lo slogan “Noi abbiamo FiFa ma voi avrete paura”.

venerdì 9 settembre 2011

Gli assiomi del calcetto secondo i Cebo.

Anzitutto chiariamo che noi giochiamo a calcetto, non a calcio a cinque che è una roba da fighetti. Non siamo così raffinati.
Ogni squadra ha i suoi credo, i Cebo hanno avuto in passato un grande allenatore (Mister tornaaaa) e gli ex Highlander un allenatore molto preparato. Ci sono quindi alcuni credo che abbiamo imparato e che ci contraddistinguono. Non abbiamo timore a rivelarli in un blog tanto i nostri avversari ormai ci conoscono e quello che ci rende grandi non sono gli schemi, è l’esecuzione(se in questo momento sentite un brivido è normale, si chiama paura!!!) .
Cominciamo:
Non farsi prendere dalla frenesia, se siamo sotto uno a zero il risultato deve essere difeso come se fossimo sopra uno a zero, un goal a calcetto si recupera sempre, due, tre o quattro è più difficile;
I cambi si fanno solo a gioco fermo e con la palla in nostro possesso e mai con serenità, sempre con urla e tensione;
Il calcio d’angolo è un’opportunità per gli avversari, nel senso che son più le volte che lanciamo un contropiede di quelle che tiriamo in porta noi;
Gli uomini si seguono, una volta accoppiati ad inizio azione solo il difensore centrale può chiamare dei cambi marcatura. Unica deroga, se uno degli altri giocatori è in grado di imitare la voce del difensore centrale allora può chiamare il cambio marcatura;
Il giocatore veloce degli avversari lo marca Nicolino;
E’ meglio far muovere la palla rispetto a correre noi, per come siamo messi;
Il calcio di rigore è un passaggio teso ad un compagno che si chiama palo interno (cit.Tramo);
la palla si gioca bassa ad eccezione di quando attuiamo lo schema gemelli Derrick (per lo più la catapulta infernale anche se scivolare sulla schiena sull’erba sintetica rovina le divise). Altra eccezione sono i miei lanci di sinistro alla Georgatos, ovvero stop e lancio di trenta metri nel nulla ma esteticamente ineccepibile, movimento del ciuffo compreso (il mio ciuffo, Georgatos è pelato);
Prima che gli avversari battano un calcio d’angolo è opportuno gridare “ognuno il suo”;
Un uomo a difesa del fortino rimane sempre, anche quando attacchiamo, altrimenti quelli che guardano dalla panchina si scompensano;
Il triangolo è il nostro schema ideale, quello cui aspiriamo con la stessa determinazione di un cercatore d’oro del klondike, solo che noi di triangolo son almeno sei anni che non ne chiudiamo uno;
Durante il riscaldamento tirare sassate inutili verso la porta si chiama “Dai portier che ti scaldo i guanti”;
In caso di necessità il destro gioca a sinistra e il mancino a destra, così rientrano e tirano in porta, bello a dirsi, mai visto fare dal 2003;
I cross dal fondo non servono ma ogni tanto provarci crea scompiglio negli avversari che si domandano “ma che cazzo fanno”;
Il difensore che fa un grande intervento in copertura è autorizzato a fare una cazzata subito dopo;
Durante il riscaldamento ci si atteggia a professionisti seri, questo incute rispetto negli avversari;
Un uomo oltre la metacampo è libero di tirare in porta almeno una volta a partita, questo fa credere agli avversari che siamo pericolosi da ogni distanza.

Questo per dare qualche aiuto agli sfortunati che si imbatteranno nei nuovi Cebo, sappiatelo, non sarà facile per un cazzo.

mercoledì 7 settembre 2011

test di ingresso per nuovi Cebo

Prendo spunto da uno scambio di mail avuto con Guido, un altro grande ex cebo che farà il suo ritorno in campo, per dare qualche indicazione a chi volesse far parte dell’avventura Cebo.
Noi si ride e si scherza un sacco ma poi in campo ci piace vincere. Anche perché vincere divertendosi è bello, divertirsi avendo perso è un po’ da scemi.
Vi riporto quindi le specifiche necessarie per diventare un Cebo, i test che abbiamo messo in opera in modo che ognuno possa valutare se essere dei nostri o meno. Se per qualche motivo non pensate di riuscire a soddisfare questi requisiti è normale, non deprimetevi. Se pensate di farcela venite e provare.
I test sono di due tipologie: atletici e tecnici.
I primi prevedono: correre i 100 metri in meno di una settimana; saltare da fermi una piadina stesa; riuscire a percorrere senza fermarsi almeno 10 km in macchina (in alternativa anche in moto); riuscire a gridare “cambio per me” dopo aver corso per due minuti consecutivi (corso piano); al test di Cooper bisogna fare almeno 50 metri; il Body Mass Index deve essere fra 30 e 40.
Dato che il calcetto è uno sport in cui è necessaria molta tecnica i test tecnici sono più selettivi di quelli fisici. Viene richiesto di: fare almeno due palleggi partendo con la palla in mano e non a terra; centrare la porta tirando un rigore a porta vuota (pali e traversa sono considerati porta); riuscire a colpire Tramo fermo a tre metri da voi con una pallonata; riuscire a camminare con l’incedere scanzonato dei calciatori, possibilmente indossando scarpe da corsa slacciate o addirittura ciabatte; riuscire a volgere lo sguardo verso il terreno indicando una zolla dopo aver calciato il pallone e incolparla dell’errore; verrà testata la capacità di eseguire tre stop ad inseguire consecutivi; è obbligatorio riuscire a colpire di testa il pallone chiudendo con forza gli occhi per la paura; valuteremo anche la capacità di urlare “la prima è libera” durante l’inizio dell’attività di torello.
Per coloro che passeranno questi test ci sarà anche un quizzone sugli aspetti tattici. Il quizzone consta di una sola domanda che è: ma sul goal di Caniggia ai mondiali di Italia 90 contro l’Italia in semifinale…chi ha sbagliato?

Bene, per maggiore correttezza abbiamo deciso di rendere pubblici nostri test per evitare che qualcuno poi se ne abbia a male.
Quindi, se anche tu pensi di avere le caratteristiche per essere un Cebo…fatti avanti.

venerdì 2 settembre 2011

Per cominciare ad amarci.....voci dal campo.

Giusto per dare un po’ di corpo a questo blog in attesa che arrivino il campionato, le partite ed i commenti, ecco alcune delle massime dei Cebo, dove per massime intendo frasi che potreste sentire di continuo.Chi non conosce il calcetto e i Cebo dirà che è solo un elenco del cazzo ma a me a pensarci vien da ridere, mi immagino le facce rosse e paonazze, i fisici provati e le urla.
“Adesso prendo la gomma e lo cancello dal campo” - Io
“Arbitro, hai rotto il cazzo” - Filo
“Dai fischia” - Filo
“Ragazzi, remuntada!!” - Nicolino
“Nicolinoooooo, corri perdio” - Capitano
“Marco, Marco toglilo, non vedi che non corre” - Capitano

Il Capitano

“Scendi che sei stanco” - io
“Cambio per me” – Sempre io ma non solo….
“Alla prossima esco” - Capitano
“Ah, scusa dovevo scendere io? Non avevo sentito” – Capitano, bluffando
“Non seguire la palla” – chiunque di noi dalla panchina
“Non farti saltare, tienilo solo lì” – chiunque di noi dalla panchina
“Giochiamo facile” – categoria buoni propositi
“Facciamo girare la palla, due tocchi e via” - categoria buoni propositi
“Non buttiamo via la palla, chi è senza palla fa movimento e si fa vedere” - categoria buoni propositi
“Fabri hai rotto i coglioni” – Nicolino
“Capitano calmati” – ogni arbitro
“Dai cazzo” – Filo ogni volta che vede cadere nel vuoto un suo passaggio illuminante
“Se non ne hai voglia dillo” – io ogni volta che uno di noi corre a vuoto come uno scemo
“Questo chi lo marca?” – questa dipende dal tono: se preoccupato è Nicolino; se è incazzato è il Capitano; se sono urla sbraitanti da far tremare i pali è Truschi rimasto solo in difesa.
“Tranquilli questi tre li marco io” – il mio modo sarcastico di ribadire il concetto sopra.
“Lasciateli tirare” – Franco l’ex portiere
“Perché li fate tirare” – Franco l’ex portiere
“Ah non l’ho vista” - Franco l’ex portiere
“Giochiamo basso” - Capitano
“Dai, uno due veloce” – Capitano che poi dopo aver fatto il due fa anche tre quattro e cinque.
“Non darmela sullo scatto” – Io

Io

“Tranquilli, faccio io da riferimento, mi trovate sempre in questo metro quadrato” – Io
“Da che parte stai?” – Io rivolto a Nicolino per la scelte delle fasce ad inizio gara. Appena individuato quello veloce degli avversari adeguiamo anche noi la disposizione.
“Chi fa la distinta” – Truschi prima di mettersi a fare la distinta.
“Dai allora” – urlato al limite dei danni permanenti alle corde vocali da Truschi ad ogni goal.
“Puoi anche non marcarmi tanto non sono pericoloso” – Io rivolto ad un avversario ad ogni calcio da fermo.
“La vuoi smettere di correre?!” – Sempre io rivolto ad un avversario.

e altre ancora......

giovedì 1 settembre 2011

La rosa 2011

Attualmente siamo in piena campagna acquisti, stiamo tentando di dare forma alla rosa. Per ora i Cebo che ci credono sono:

Il Capitano: figura storica del calcetto ravennate, è l’anima ed il DNA dei Cebo, piedi generosi, fiato da centellinare, cuore e generosità infinite. E’ la quintessenza dei Cebo, ne sintetizza il carattere e la determinazione, incarna perfettamente il motto “Cocciuti e scalcianti”.

Truschi: basta solo dire una cosa, quando due anni fa si è rotto la magia è pian piano scemata. Generosità e capelli sono il suo principale apporto. Arcigno, leale, sportivo è l’uomo che tiene tutto assieme, è l’uomo che ama i Cebo e rende possibile tutto.

Filo: l’uomo di talento, quello coi piedi buoni, quello che da sempre è in grado di fare la differenza in campo facendo cose che noi umani non possiamo neppure immaginare. Ha anche il carattere dei Cebo, ricordiamo tutti con piacere i tempi in cui indossava il paradenti per non litigare. È l'uomo in più, quello che maggiormente assomiglia ad un giocatore. Il suo entusiasmo guiderà questo nuovo 2011.

Tramo: detto anche il Gordo. Un passato da sosia di Tom Cruise ed un presente da sosia dimRonaldo. È il grande inventore della frombola. Capace di segnare dalla propria trequarti direttamente con un rimpallo. Quando il fiato lo supportava era un difensore eccezionale e un grande conoscitore del gioco...ma era l'anno 2003/2004.


Nicolino
 Nicolino: è il classico compagno di squadra leggero e atletico. Quello che ti fa dire "se avessi il suo fiato, gambe, fisico, età, prestanza, resistenza sarei un bel giocatore". Fra i suoi compiti, oltre che scatenare invidia, c'è quello di catalizzare gli urli del Capitano.

Io: io sono quello che scrive, sono quello mancino, che tira le punizioni da destra dal 1998 avendo centrato la porta solo tre volte. Sono l'unico che ci capisce di calcetto ma sono quello che più invidia la giovinezza di Nicolino.

Ce ne sono e saranno altri, aspettiamo la fine della campagna acquisti.

Chi sono i Cebollitas

I Cebollitas devono il loro nome alla prima squadra giovanile in cui militò il grande Diego Armando Maradona. Nascono tanti anni fa ed hanno sempre militato al torneo del Dribbling con qualche comparsa anche in tornei minori. La svolta è stata quando al gruppo storico dei Cebollitas si sono uniti uno sparuto numero di fuoriusciti degli Highlander, altra squadra mitica del territorio superamatoriale di Ravenna.

In tanti anni di militanza i Cebollitas non hanno mai vinto un cappero, nonostante abbiano potuto vantare in rosa fior di talenti.

Dopo un anno di pausa dovuto alla stanchezza dei tanti anni di militanza senza vittorie e dopo un’ultima stagione organizzativamente faticosa, quest’anno i Cebo ritornano.

Per l’occasione, per rimarcare ancora di più la ritrovata freschezza e voglia di esserci hanno anche deciso di cambiare torneo e di affacciarsi al torneo del tennis club Zalamella, dove la loro fama li ha preceduti.